MIMO E MASCHERA

Presentazione del libro di Michele Monetta e Giuseppe Rocca, Mimo e maschera. Teoria, tecnica e pedagogia teatrale tra Mimo Corporeo e Commedia dell’Arte (Dino Audino editore, 2016) | intervengono Marco De Marinis e i due autori | momenti performativi di Michele Monetta | coordina Laura Mariani

 

dove: Salone Marescotti
quando: giovedì 27 aprile, ore 16

INGRESSO LIBERO

 

 

 

Questo è un libro di formazione sul mimo: non quello imitativo-narrativo della pantomima ma quello che Étienne Decroux chiama “corporeo”, perché contempla nell’azione tutta la figura e principalmente il tronco (testa-collo-petto-cintura-bacino, la parte pesante e più difficile da articolare), mettendo in secondo piano mani, braccia e mimica facciale, parti adatte al descrittivo (volto e mani erano per lui “strumenti della menzogna”). È, insomma, l’arte dell’espressività e della libertà della persona. E persona qui è non solo individuo fisico ma anche, etimologicamente, maschera. Maschera di Commedia dell’Arte e maschera come attitudine, postura, modo di configurare la colonna vertebrale. La pedagogia teatrale di Monetta attua una minuziosa analisi di quasi tutti i movimenti fondamentali del nostro corpo. Queste tecniche di scomposizione e riattivazione consapevole sono esposte in una sorta di grammatica e di sintassi, con l’ausilio di disegni e schemi. Quanti di noi si chiedono come si sta in piedi o come si trasla il peso da una gamba all’altra? Cose che si sanno senza bisogno di dimostrazione. Questo libro, invece, ci conduce per mano a considerare e – attraverso l’esperienza – a essere consapevoli della macchina, fisica ed espressiva, del nostro corpo.

 

Michele Monetta, allievo di Étienne Decroux, è regista e attore teatrale. Ha fondato a Napoli, con Lina Salvatore, l’I.C.R.A. Project, l’unica Scuola di Mime Corporel in Italia. Attualmente è docente all’Atelier Rudra-Béjart di Losanna, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma e alla Scuola del Teatro Nazionale di Napoli.

Giuseppe Rocca è laureato in Lettere e diplomato in Regia all’Accademia Silvio d’Amico, dove ha tenuto la cattedra di Storia dello Spettacolo. Ha insegnato inoltre all’Accademia di Belle Arti di Napoli. È regista e autore teatrale e radiofonico. Come sceneggiatore ha vinto due volte il Premio Solinas, Le Manuscript de Vercorin, il Premio Moravia, il Premio Flaiano e il Premio Bufalino.